mercoledì 10 novembre 2010

RIPRENDIAMOCI LA POLITICA


continuo a lanciare questo appello: RIPRENDIAMOCI LA POLITICA


Non se ne può più. Quasta politica, la cosa pubblica, in Italia è diventata una arena di pagliacci, di puttane, di maschi assatanati di sesso, di intrighi di Stato, di frodi, di banche, di potenti che si sentono autorizzati ad offendere gratuitamente i gay, donne,  bambini, disabili,  immigrati, disoccupati, cassi integrati, precari, anziani, femministe.

Questa è la politica dei fatti privati e personali di quei grossi e ricchi e ignobili personaggi che siedono sulle succulenti sedie del potere e grazie ad esse prendono le decisioni per tutti quanti noi, senza pensare minimamente a noi.




Questa politca è distruzione, è marciume ovunque, è la fine di tutto, è fallimento per tutti.

Non si fa altro che discorrere di storielle di sesso e dintorni, di scappatelle, di escorte, di uomini che vanno con bambine, di soldi, di potere, di corruzione, di papi  e cardinali impiccioni, di droghe e festine, di case abusive, di favoritismi, di crisi, la crisi economica, del pianeta che sta collassando su se stesso.

non si fa altro che lanciare un messaggio negativo di odio tramite l'uso indiscriminato del corpo delle donne, della bambine, delle minoranze, dei meno fortunati.

a qualsiasi ora del giorno, mattina, notte, la solita ministra di degrado. La solita bella dose di pessimismo e disfattismo. una carica per incominciare bene la giornata!

come fare a vivere sereni, a imparare a rispettarci a vicenda, a credere in un futuro migliore per tutti quanti e non solo per i pochi, a costruire una cultura del rispetto reciproco, della tolleranza e solidarietà, a trovare un posto nel mondo, un piccolo spazio in questo mondo dove sentirci bene, dove sentirci apprezzati per quello che siamo, per quello che vogliamo essere.

dobbiamo riprenderci la politica, la cura, la protezione, il rispetto per la cosa pubblica, per il benessere di tutti noi!

ORA  E SUBITO, SILENZIOSAMENTE, DAL BASSO

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