venerdì 29 ottobre 2010

RIFLESSIONE DEL VENERDI SERA:L'ENERGIA PULITA DELLA DONNA



Patriarcato, dominio, potere maschile non si identificano più in un singolo uomo padre padrone autoritario, nè in tutti gli uomini. Per nostra fortuna donne e uomini di tempi oramai passati hanno versato sangue per questo.

In realtà però l'anima nera del patriarcato si è infilata nelle mafie, nei mercati delle droghe, dei corpi umani, delle nuove schiavitù, nell'economia, nella politica corporativa, cose che vogliono a tutti i costi il potere assoluto.

In questo scenario, l'immagine delle donne, con la loro debolezza associata alla NON VIOLENZA, alla difesa dell'ambiente, alla cura e protezione, alle buoni ragioni del localismo, della semplicità e purezza e tolleranza, produce una ENERGIA PULITA in opposizione al MASCHILE DOMINANTE, guerrafondaio, padrone corrotto dal denaro e dalla tecnologia, prepotente ed imperialista.


LE DONNE, accanto ovviamente a quella componente dissidente maschile, diventano una forza motrice di un possibile abbattimento del PATRIARCATO CAPITALISTA.

non è vero????

SE ALL'UOMO NON PIACE LA MADRE CATTIVA

 
 
foto di Alessandra Sanguinetti
 

L'interlocutore uomo di ieri sera era un uomo sulla cinquantina, abbastanza moderno, e con una forte opinione nei confronti dell'emancipazione femminile

L'interlocutore di ieri rimprovera le donne che hanno abbandonato il loro consueto ruolo sociale, di mamme che trasmettono sicurezza e affidabilità, per aver preferito il lavoro, anche se precario, alla sicura casa e maternità, vista non più come la massima aspirazione

l'interlocutore di ieri rimprovera le donne che decidono di divorziare e che spesso decidono di non sposarsi affatto.

mercoledì 27 ottobre 2010

LAVORATRICE O MADRE?


Mi invia una e-mail una ragazza, che,  angosciata sul suo futuro già incerto e precario per i tempi che corrono, mi chiede giustamente cosa ne penso riguardo al fatto che una donna sia costretta, specialmente qui nel Sud, a scegliere tra LAVORO e FAMIGLIA.

La ragazza in questione è neo-laureata, e ovviamente sta amaramente scoprendo quanto sia complicato trovare un lavoro coerente con i faticosi studi specialmente in un Sud dove il lavoro non c'è, e quel poco che c'è non riconosce affatto la tua prepazione.

Bene, io ho una mia opinione a riguardo e provo a rispondere alla domanda che la ragazza mi ha posto.

QUANDO AI COLLOQUI DI LAVORO CHIEDONO DELLA TUA VITA PRIVATA

Sarà capitato a tutte che, durante un colloquio di lavoro, il datore o il responsabile risorse umane, vi abbia carinamente chiesto di voi, della vostra vita personale, delle vostre intenzioni, se volete fare figli, o se vi state per sposare, o che lavoro fa il vostro compagno/marito.

Insomma, mi riferisco a tutte quelle domande che vi vengono poste non per verificare le competenze possedute per il lavoro la quale vi state proponendo, ma sono domande fatte giusto per soddisfare quella voglia ingiustificata dell'interlocutore (che quasi sempre è un uomo) di sapere quanto e come siete disposte alla flessibilità lavorativa che oggi giorno è il pilastro del lavoro.

Infatti nella nostra cultura misogina, una donna con figli è un pò meno competitiva di una felicemente libera da impegni famigliari. Una donna con famiglia quindi è di serie B.

PERCHE' A VOLTE CI SENTIAMO IN UNA CAMPANA DI VETRO

Esther è una giovane donna normale, con una vita esemplare e piena di aspettative. Frequenta il college e sogna di scrivere poesie e diventare un giorno una scrittrice di fama, e magari trovare un uomo che la sposi e le doni la gioia di avere dei figli.

E' piena di energie, proprie di una ragazza di diciannove anni di fronte alle prime esperienze vere di vita.

Ma arriva il momento della rottura con se stessa. Il respiro si ferma, le forze vengono a mancare, la voglia di vivere vola via. Paura, paura, puara. L'aria nella campana di vetro diventa così asfissiante e viziosa che la voglia di morire incombe sempre di più.

martedì 26 ottobre 2010

UN FLASH MOB ALLA STAZIONE TERMINI

Trenitalia, pur di far soldi e pur di far vedere di essere sensibile alle questioni di genere, ha lanciato una nuova offerta: viaggio gratis per tutte le donne che prendono il treno freccia Rosa. Ok, fin qui sarebbe tutto fantastico, soprattutto per i  portafogli di noi donne, sempre più povere. Ma la cosa non è come sembra. La donna viaggia gratis solo se viene accompagnata.

Per l'ennesima volta si fanno iniziative sessiste, antiifemministe e discriminatorie, a livello nazionale, atte a  ribadire la misogina idea di donna uguale a proprietà di qualcuno, ad oggetto e  merce da vendere.

Pertanto, sabotiamo FRECCIA ROSA

per chi si trova a Roma, c'è un flash Mob da non perdere  

da IO VIAGGIO DA SOLA 

LA VIOLENZA DELL'ESCLUSIONE

vi segnalo questo interessante articolo, per capire meglio dei disastri  che la nostra società italiana deve farsi carico per colpa dell'esclusione delle donne nella sfera pubblica.

da zeroviolenzadonne.it


lunedì 25 ottobre 2010

Albo delle Associazioni, dei Movimenti Femminili e delle Cooperative Sociali di genere

da Puglia Sociale

 

 Legge regionale 21 marzo 2007, n. 7, art. 22 - D.G.R n. 67 del 31/01/2008 - Aggiornamento Albo delle associazioni, dei movimenti femminili e delle cooperative sociali di genere - Avviso Anno 2010.

Prevenzione e tutela della salute femminile dentro l'Università

da CSVS 

Nasce presso il Comitato Pari opportunità lo sportello “Prendersi cura di te”, frutto del protocollo d'intesa tra l'Ateneo di Lecce e la Asl. Informazioni su contraccezione, prevenzione tumori, menopausa.


Sarà attivo a partire da martedì 5 ottobre, presso la sede del Comitato Pari opportunità dell'Università di Lecce (Palazzo Principe Umberto, viale Gallipoli 49) uno sportello informa donna che, per un periodo di sperimentazione di dodici mesi, sarà a disposizione del personale femminile e delle studentesse per fornire informazioni in tema di tutela della salute. Lo sportello "Prendersi cura di te", è frutto di un protocollo d'intesa stipulato proprio tra il Comitato Pari opportunità dell'ateneo e la Asl di Lecce e sarà attivo ogni martedì dalle 9 alle 11.

domenica 24 ottobre 2010

PROGETTO DONNE E LAVORO

da pugliaimpiego.it

Trecentomila euro in palio per trasformare le idee in progetti concreti, purché siano imprese sociali e al femminile. È il progetto "Donne & lavoro" organizzato dalla Fondazione Vodafone Italia con Donna Moderna per incentivare l'intraprendenza delle donne nel mondo del lavoro.




Dal 15 ottobre fino al 15 gennaio 2011 tutte le donne dai 18 anni in su che vogliono realizzare un'impresa possono proporre i loro progetti e concorrere per tre diversi ambiti: .

- solidarietà, con imprese che intervengano nell'ambito del disagio femminile;
- web (riservato per le under 30), con idee di tecnologia multimediale;
- casa&lavoro, ovvero idee che puntino sulla conciliazione.

Per partecipare deve essere presentato un articolato business plan per un'impresa sociale: il requisito necessario è che deve essere gestita da donne ed impiegare donne. Il tutto rigorosamente profit: "Le imprese vengono finanziate in fase di start-up con 100mila euro a fondo perduto, ma devono dimostrare di sapersi reggere sulle proprie gambe e fare utili da reinvestire, per questo i tre progetti che saranno premiati saranno selezionati da una giuria di economisti ed esperti".

I progetti verranno seguiti anche in fase di realizzazione, per questo verrà dato un 40% di finanziamento subito, poi il restante 60% in altre due trance.

Telefonando il mercoledì (dalle 10 alle 12) allo 0461/283375 begin_of_the_skype_highlighting              0461/283375      end_of_the_skype_highlighting o scrivendo a: donne-lavoro@euricse.eu è possibile ricevere suggerimenti e spiegazioni per la stesura del business plan e per tutti gli aspetti giuridici e fiscali legati all'avvio di un'impresa sociale.

Il bando del concorso, il modello di domanda ed ulteriori informazioni sul sito (www.donnamoderna.com).

sabato 23 ottobre 2010

MINIGONNE MULTATE

a Castellammare, paese della provinvia di Napoli,  in questi giorni c'è da ridere per davvero.

Il nuovo Regolamento di Polizia Comunale voluto dal sindaco prevede il divieto di camminare in minigonna, di indossare tacchi a spillo e di portare decolleté. Tutto in nome della decenza.

quindi, donne di Castellamare, state attente, non osate metervi la minigonna, che sarete multate, proprio come avviene nei paesi arabi. 


ecco Mailbombing contro la multa alle minigonne per il decoro di Castellammare su Facebook.

M A – D O N N E 25 X



un ristorante diffuso grande una città…
un giorno per urlare "sottovoce" il no alla violenza...
contro le donne...
bambine...

da un’idea di Ippolito Chiarello (nasca teatri di terra)

un progetto di Ippolito Chiarello e Paola Leone

LABORATORIO TEATRALE MA-DONNE 25 X

IL laboratorio è aperto a 25 attrici/aspiranti e sarà condotto dall’attore Ippolito Chiarello.

giovedì 21 ottobre 2010

L'UOMO CHE SI CREDE FEMMINISTA

Stefano Rosso, cantante anarchico e femminista
Ieri ero a cena con il mio compagno e una coppia di amici con la quale si può allegramente parlare di tutto e di più.

come avviene nelle nostre reunion però ci ritroviamo immancabilmente a bisticciare con i soliti discorsi: donne contro uomini.

due contro due, che casino!!

noi due,  ragazze di ampissime vedute, a sostenere la teoria che ancora oggi le donne sono relegate ai tipicizzati ruoli di mamme, badanti, casalinghe, amanti, lavoratrici a tempo pieno, che se torni da lavoro ti tocca fare altre mille cose, pulire, stirare, stare dietro ai pargoletti, pensare a genitori e suoceri, e bla bla....

mercoledì 20 ottobre 2010

Una su Tre (trailer) - KILLOUT

SUD CHIAMA NORD

continuano ancora a delinearsi le modalità per la MANIFESTAZIONE che avverrà a Milano intorno al 20 novembre contro la violenza di genere.

le sorelle dei collettivi femministi, con  femminismo a sud, stanno prendendo le adesioni.

Dobbiamo partecipare tutte quante noi.

perchè ogni giorno una donna muore a causa di una cultura malata misogina.

QUANDO UN UOMO NON SA RINUNCIARE A NIENTE


Anna è una donna qualunque, vive e Milano e sembra soddisfatta del proprio lavoro.

Conduce una esistenza piuttosto monotona con il suo compagno, un uomo bonaccione, un pò troppo preso da futili hobby, poco attento alle esigenze della sua amata. Infatti è talmento distratto dalle reali necessità di Anna che pensa che l'unico modo per renderla ancora più felice è fare un figlio, come se alle donne farle diventare mamme sia come donarle un regalo.

Ma in realtà non è questo di cui ha bisogno ora Anna. Non a caso un giorno Anna si innamora di uno sconosciuto, per caso.  Da questo incontro Anna  ricomincia a sentirsi viva, a godere di tutta quella passione di cui una donna ha sempre bisogno. Dice bugie a tutti quanti pur di rivedere il suo uomo, che ha due figli ed è sposato con una donna che nonostante scopre le sue scappatelle, da brava sottomessa, lo riaccoglie tra le sue braccia.

martedì 19 ottobre 2010

ALLE RADICI DELLA DIFFERENZA: RITRATTO DI CARLA LONZI

Ho conosciuto Carla Lonzi per la prima volta durante un seminario di scrittura femminile intitolato “Donne che dovresti conoscere”. 

E si, Carla Lonzi pochi la conoscono oggi, ed io che ho seguito numerosi convegni e studi sull’emancipazione femminile, mai ho sentito nominare il nome di questa donna la cui voce era totalmente rivoluzionaria e fuori dal coro, per non dire scomoda. Così ho deciso di approfondire la conoscenza di questa figura anti-conformista, davvero emancipata, e di capire chi è Carla Lonzi e cosa voleva e vuole dirci a noi donne.  



LA RESISTENZA è LA DIFFERENZA

Quando ero piccola, la mamma m’indottrinava in ogni azione quotidiana che, per stare a galla in questo strano mondo, dovevo essere brava a scuola, dovevo essere a modo, dovevo andare a messa, dovevo non parlare con gli sconosciuti, dovevo pensare solo a me stessa, dovevo ambire a diventare qualcuno. 

E al liceo il mio professore d’italiano mi condannava quando le poche volte che alzavo il braccio per un intervento, sosteneva che le mie parole suonavano troppo di ribellione al regime scolastico mentre sullo sfondo i miei compagni di classe se la ridevano sotto i baffi appagando l’autorità. 

CICLO DI INCONTRI IN PUGLIA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

sembra che le istituzioni si stiano preoccupando seriamente che la violenza di genere è un problema di entità sociale.

il cambiamento deve avvenire sopratutto dal basso, da una rivoluzione delle nostre coscienze. ma se le istitutuzioni continuano a dormire sugli allori, allora questo desiderato cambiamento non può che essere fallimentare.

tocca che si crei una discussione pubblica, un tavolo dove parlare di questa urgenza e cercare di trovare delle buone soluzioni attraverso l'adozione di azioni positive nei confronti delle donne.

nel mese di ottobre la regione Puglia ha deciso di parlarne, creando un dibattito pubblico istituzionale.

il calendario del ciclo di incontri:
11 ottobre, ore 11, Provincia BAT
13 ottobre ore 11, Provincia di Foggia
20 ottobre ore 10, Provincia di Taranto
21 ottobre ore 11, Provincia di Lecce
26 ottobre ore 10, Provincia di Brindisi

SEMINARIO SU CARLA LONZI A LECCE, NOVEMBRE 18,19,20

dalla pagina facebook della" Casa delle donne di Lecce"

Seminario. La rivoluzione degli anni 70: il femminismo non è un'ideologia. La proposta politica di Carla Lonzi

18 novembre · 9.00 - 16.30


Luogo Aula E5 Edificio Codacci Pisanelli
Creato da Evaluna Lecce Libreria

Maggiori informazioni
18/11 ore 16.00-19.30. Intervengono Marisa Forcina e Fiorella Cagnoni


19/11 ore 16.00-19.30. Proiezione del video "Alzare il cielo.Ritratto di Carla Lonzi".Interviene Annarita Merico.


20/11 ORE 09.00-19.30.Intervengono Maria luisa Boccia, Pietta Daniela,Elisabetta Cibelli

ATTIVIAMOCI: PRESIDIO A MILANO

a MILANO, in data ancora da decidere, ma più o meno verso il 20 novembre, ci sarà un presidio contro la violenza di genere. Ovviamente non sarà quella internazionale che cade 5 giorni dopo.

Questa contromanifestazione organizzata dalle sorelle di femminismo a sud, con l'aiuto dei collettivi femministi di tutta Italia, si propone di scendere in piazza per i ripetuti episodi di violenza di genere che stanno animando il nostro quotidiano da un pò di mesi.

Ogni giorno è un vero bollettino di guerra

donne di qualsiasi età, etnia, estrazione sociale, muoiono, vengono picchiate, malmentate, perseguitate da uomini. la maggior parte dei casi sono uomini appartenenti allla famiglia della vittima, come il caso orribile di Sarah Scazzi. per confermare che la violenza è dentro le mura di casa nostra. e non fuori, come ci vogliono far credere loro, attraverso una propaganda politica contro gli extracomunicatri.

noi scediamo in piazza per ribellarci alla cultura che vede l'uomo, e lo giustifica, il sesso più forte.

SudEst Fem parteciperà alla manifestazione alternativa a quella istituzionale del 25 novembre.

data e luogo ancora da definire.

noi del sud est pugliese potremmo organizzarci e raggiungere il luogo del presidio insieme

per info: sudestfem@gmail.com

lunedì 18 ottobre 2010

ALEZIO, DONNA CHE DICE "BASTA"

Meno male che ogni tanto una donna decide coraggiosamente di denunciare le violenze che subisce.

è il caso di Alezio, Lecce, dove una donna ha trovato il coraggio di dire BASTA alle botte che prendeva da suo marito, il padre padrone della situazione.

e mentre vanno in Tv i Grandi fratelli e le dirette sul caso Sarah, ecco che le donne si ribellano, trovano la forza e il coraggio di opporsi al tiranno, pur sapendo che la strada della liberazione non finisce con la denuncia, anzi la strada è piena di insidie, sconfitte e deluzioni.

alla donna che denucia la violenza spesso, capiterà di:

1-essere accusata di "se l'è cercata"
2-essere processata al posto di lui
3-essere maledetta dai parenti di lui, specialmente la suocera
4-essere giudicata una poco di buono da tutto il paese
5-essere costretta ad andare via dal paese, dalla sua casa, perchè all'uomo gli vengono dati, per il famoso controsenso all'italiana, gli arresti domiciliari.


insomma la vita di una donna che denuncia è davvero difficile, sopratutto in prospettiva di quello che può succedere dopo, in una realtà dove chi denuncia  quasi sempre passa dalla parte del torto.

donne, comunque vada, denunciate, perchè due sono le strade: morire per mano degli uomini o resistere!!!!

venerdì 15 ottobre 2010

ANCORA VIOLENZA

ogni giorni ci svegliamo e apprendiamo tristemente che un'altra donna è stata o violenta, o ammazzata, o perseguitata, o picchiata, o ridotta in fin di vita per mani degli uomini. E' un vero e proprio bollettino di guerra.

dopo il clamoroso caso della donna rumena in fin di vita atterrata da un pugno di un giovane romano alla stazione anagnina, tra gli articoli e i servizi mediatici dedicati all'accaduto, poche sono state le frasi dette che hanno denunciato la violenza di un uomo nei confronti di una donna.

IL BLOG DELLE DONNE FEMMINISTE

Questo blog è antisessista, antirazzista, antifascista.
È una piazza virtuale per discutere insieme, scambiarci informazioni, consigli, opinioni e soluzioni sulle tante problematiche di genere che affliggono la nostra terra pugliese. Questo blog vuole dare voce a tutte quelle donne che sono davvero stanche di starsene zitte, di sopportare silenziosamente una realtà misogina come la nostra, dove sono sempre gli uomini a comandare e dove siamo sempre noi donne a essere in seconda fila, ad essere relegate ai soliti ruoli di mamme e mogli per bene. Sud Est Fem vuole superare tutti quegli stereotipi di genere e intraprendere un percorso di autodeterminazione e liberazione delle donne pugliesi. E lo vuole fare creando una rete di donne che combattano insieme su questo fronte di liberazione, che si alleino per dare vita ad un progetto duraturo di scambio reciproco di esperienze e saperi.