giovedì 21 ottobre 2010

L'UOMO CHE SI CREDE FEMMINISTA

Stefano Rosso, cantante anarchico e femminista
Ieri ero a cena con il mio compagno e una coppia di amici con la quale si può allegramente parlare di tutto e di più.

come avviene nelle nostre reunion però ci ritroviamo immancabilmente a bisticciare con i soliti discorsi: donne contro uomini.

due contro due, che casino!!

noi due,  ragazze di ampissime vedute, a sostenere la teoria che ancora oggi le donne sono relegate ai tipicizzati ruoli di mamme, badanti, casalinghe, amanti, lavoratrici a tempo pieno, che se torni da lavoro ti tocca fare altre mille cose, pulire, stirare, stare dietro ai pargoletti, pensare a genitori e suoceri, e bla bla....


i due uomini, dopo che gli abbiamo elencato tutto ciò che una brava donna deve fare al giorno se no casca il mondo, si sono felicemente proclamati di essere femministi, sostenendo tenacemente quella che per noi vere emancipate è la menzogna del secolo: non ci sono più gli uomini di una volta che tornano la sera da lavoro, si siedono a tavola, e aspettano la mogliettina che li serve e li imbocca il pasto del giorno, caldo e ovviamente succulento, se no va a finire che si incazzano pure!!!
                                            
a questo punto il dibattito si è acceso spaventosamente, non solo per colpa del vino.

si, è vero, per nostra grande fortuna, non ci sono più quegli arroganti uomini padre- padrone di una volta, o se ci sono sono comunque in minoranza.

si, è vero che ora gli uomini sono un pochettino più emancipati, che collaborano nell'amministrazione della casa, dei figli e di tutto ciò che tocca fare, in nome della conquistata parità dei diritti e doveri.

si, è vero che le donne oggi hanno un lavoro, e spesso anche due, quindi necessitano per forza di cose di un costante aiuto in casa, se no, rischiano l'esaurimento nervoso.

ma è anche vero che io e tutte le donne che ho potuto conoscere nella mia vita,dobbiamo inevitabilmente  armarci di piazienza sovraumana con i nostri cari uomini che poco e nulla fanno nelle faccende domeniche anzi, come cultura comanda, delegano innocentemente tutto a noi povere donnine (cucinare, stirare, che odio fare daltronde, e cose da mogliettina per bene).

e così passano felicemente i giorni. Io, da bravissima donna che sono, faccio quello che tocca fare, dividendomi giustamente  tra lavoro, hobby, divertimenti, cane,  amici, tempo libero.Lui, da uomo emancipato, conduce la sua normalissima vita , tra lavoro, faccende del giardino, tempo libero, etc...

Ma la pazienza ha un limite e prima o poi si esaurisce irreversibilmente.

così, quando l'ultimo barlume di tolleranza mi dice beffardamente arrivederci e grazie, ecco che dalla mia docile e paziente persona che sono, esce fuori il mio vero IO. Lo "azzico" e lo appendo al muro gridandogli.

E solo dopo che gli ho urlato  per un'ora fino a rompergli i timpani, solo dopo che ho pianto disperatamente strappandomi tutti i capelli dalla testa, solo dopo che ho rotto  violentemente un paio di piatti di porcelllana per terra, solo dopo che ho vomitato ininterrotamente tutto il veleno e l'odio e la frustrazione serbata, solo allora lui, da bravo FEMMINISTA, mi  viene imediatamente incontro, e incomincia, con la coda tra le gambe, ad alleggerirmi la mole di lavoro casalingo.

solo allora, il mio fantastico compagno, che vede la sua amata compagna presa da un profondo stato di sconforto, quasi sul punto del suicidio o peggio ancora sul punto di ammazzare qualcuno, si rende conto che l'ha fatta davvero grossa.

E per curare  le mi profonde ferite, eccolo che si arma di gaunti e scope  e secchi, e si mette a lavare i piatti della cena prima,  va a fare la spesa e forse si mette a cucinare qualcosa di buono.

Ma, ahimè, il mio sospiro di sollievo è tanto intenso quanto breve. il giorno dopo,  come volevasi dimostrare, il mio  compagno femminista ritorna spontaniamente alla sua dimensione primordiale di maschio, tutto preso dalle sue cosette maschili,  delegando innocentemente a me tutte le altre cose noiose da fare.

E così si ricomincia armoniosamente da capo,  come sempre. 

aspettando che io scleri nuovamente......

ecco gli uomini che si credono di essere femministi!!!!
hi hi hi....

1 commento:

  1. donne, vorrei proporvi di raccontare la vostra esperienza a riguardo,ovvero la convivenza con i vostri uomini. che siano compagni, fratelli, mariti, padri, conquilini, non importa.l'importante è che descriviate cosa fanno in casa, e come si comportano di fronte alle faccende domestiche. se sono emancipati o se perseverano a comportarsi da maschietti vecchio stampo.

    RispondiElimina